Il Legame Tra Leadership e Salute Mentale Dei Dipendenti

EZRA
Jun 02 2020 |
Tired man in front of computer.

I leader aziendali sono la soluzione ai problemi di salute mentale sul luogo di lavoro, o ne sono la causa? Sì, ci sono casi in cui sono stati fautori di un cambiamento positivo nella salute mentale dei loro collaboratori, e altri in cui invece sono stati la causa di questi problemi. 

Quali sono i leader che si sono fatti portavoce del cambiamento necessario per affrontare questo problema? L'esempio migliore da cui possiamo iniziare è António Horta-Osório. 


Nel gennaio 2020, Horta-Osório, Amministratore Delegato del gruppo bancario Lloyds, partecipò a un'intervista con la BBC per parlare del legame tra leadership, salute mentale e performance aziendali, sfide che Horta-Osório conosceva fin troppo bene. 

Assumere il comando  

Nel 2011, poco dopo essere stato promosso al ruolo di Amministratore Delegato, Horta-Osório fu ricoverato in ospedale per quello che all'epoca fu definito "un congedo di malattia per stress". Nel 2017, rivelò pubblicamente quello che effettivamente accadde in quell'occasione: dopo cinque giorni trascorsi senza riuscire a dormire, si era fatto ricoverare in una clinica privata per cercare di evitare un esaurimento nervoso.

“Non ero abituato a chiedere consigli o a mostrare le mie emozioni, perché facevo l'Amministratore Delegato dall'età di 29 anni ed è un lavoro che ti isola molto”, rivelò al Times nel 2017. “Passare da un ruolo dirigenziale a un'esperienza così umiliante e dover capire che cosa significa 'condividere' con altre persone, beh, devo ammettere che ho dovuto imparare molto”. 

Horta-Osório ha affermato che questa esperienza lo motivò ad avviare un programma di sensibilizzazione sulla salute mentale rivolto al suo team di dirigenti e a offrire le risorse per formare migliaia di dipendenti nel primo soccorso per la salute mentale. Inoltre, ottenne che l'assicurazione sanitaria dei dipendenti della banca includesse lo stesso livello di copertura sia per la salute mentale che per quella fisica.

Il punto d'incontro tra salute mentale e performance aziendali 

Sebbene Horta-Osório abbia reagito a un'esperienza che l'ha toccato molto personalmente, era consapevole che la salute mentale è un problema aziendale cruciale con cui tutti i leader devono confrontarsi.

Sorprendentemente, infatti, esiste un collegamento molto forte tra problemi di salute mentale e il successo di un'azienda. Secondo le stime dell'Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS), più di 300 milioni di persone che lavorano soffrono di depressione, una malattia che costa all'economia globale più di 1 bilione di dollari in termini di perdita di produttività. 

Tuttavia, nonostante esistano modelli di comportamento come quello di Horta-Osório, i pregiudizi rispetto alla salute mentale sul posto di lavoro sono ancora molto diffusi. Purtroppo, sono altrettanto comuni i diversi modi in cui i leader contribuiscono ai problemi di salute mentale.  

L'impatto dello stile di leadership sulla salute mentale 

La prevalenza di stili di leadership tossici e la mancanza di sicurezza psicologica sul luogo di lavoro continuano a essere problemi importanti. Sebbene sul luogo di lavoro esistano molti rischi e situazioni di tensione, tra i fattori che contribuiscono maggiormente ai problemi di salute mentale ci sono i dirigenti che bullizzano, minacciano o sminuiscono pubblicamente i propri dipendenti o gli altri colleghi. 

Si potrebbe pensare che, grazie al fenomeno globale del lavoro da casa, questi stili di leadership possano venire mitigati, ma il mondo virtuale non rappresenta affatto una protezione efficace contro i bulli sul posto di lavoro. Attaccare o umiliare qualcuno in una videochiamata è facile tanto quanto farlo di persona e, a volte, risulta perfino più semplice, poiché le tecnologie virtuali sono in grado di incoraggiare e normalizzare i comportamenti sbagliati. 

Evitare di aumentare lo stress che tutti proviamo 

In un ambiente di lavoro virtuale, la leadership tossica diventa ancora più pesante, perché lavorare da casa rappresenta già di per sé una situazione stressante. 

Secondo un recente sondaggio a cura dalla Kaiser Family Foundation, un think-tank indipendente e no-profit con sede a San Francisco specializzato nello studio dei problemi di salute, è stato registrato un aumento costante del numero di cittadini americani che hanno riportato problemi di salute mentale in seguito alla pandemia. 

In un sondaggio svolto tra l'11 e il 15 marzo 2021, il 32% dei partecipanti ha dichiarato che la pandemia ha avuto un impatto negativo sulla propria salute mentale. In un sondaggio simile realizzato tra il 25 e il 30 marzo, soltanto due settimane dopo l'inizio del lockdown economico, la percentuale è salita al 45%. 

Cosa significa tutto questo per i leader delle aziende di oggi? La lotta contro i pregiudizi sulla salute mentale non si ferma e i leader ricoprono un ruolo centrale poiché possono promuovere un dialogo più aperto che sottolinei l'importanza del chiedere aiuto quando è più necessario. 

Inoltre, devono riconoscere che loro stessi possono contribuire a innescare questi problemi adottando comportamenti offensivi. Non è consigliabile adottare questo stile gestionale tossico neanche in periodi di serenità, ma in un momento in cui la salute mentale è già messa a dura prova dalla pandemia il suo impatto viene amplificato. 

I leader potranno diventare efficaci sostenitori della salute mentale soltanto se saranno disposti a confrontarsi con i propri bisogni e a comprendere, con cruda onestà, se sono più parte integrante del problema che della soluzione. 

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